ESPOSIZIONI PERSONALI

2015. THE SCREAM. Surplace Artspace | Varese. A cura di Luca Scarabelli

11.10.2015 / 22.11.2015

Carlo Buzzi presenta l’operazione The Scream, originariamente presentata in otto maxi affissioni nella città di Milano nel Gennaio del 2015. L’operazione consiste in una rilettura dell’Urlo di Edward Munch. Qui Buzzi (è attore nei suoi lavori) si è ritratto mentre mima il famoso urlo. È importante nel suo processo di lavoro anche la fase della successiva formalizzazione e documentazione dell’operazione stessa, procedura realizzata con medoto e rigorosità archivistica. Accanto alla maxi affissione del soggetto replicata al chiuso in galleria, saranno esposte le copie identiche 1, 2 e 3 di una delle fotografie scelte e appunto formalizzate e il catalogo dell’operazione The  Scream, che completa assieme al ricco sito web personale, il sistema operativo e la prassi comunicativa di Buzzi.

Conosciuto per i suoi interventi di public art nel contesto urbano, nelle sue operazioni nel territorio urbano si serve degli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria utilizzando come medium privilegiato  il comune poster tipografico. L’affissione è composta di solito da un significativo numero di manifesti con lo stesso soggetto presentati  in pubblica affissione, quindi l’operazione è documentata fotograficamente. Il lavoro in seguito è formalizzato con la produzione di un numero limitato di “quadri” composti da riproduzioni fotografiche delle affissioni o dagli stessi manifesti “strappati”.

About the author

AZIENDA BUZZI

Carlo Alberto Buzzi è un artista italiano, conosciuto per i suoi interventi di public art nel contesto urbano.

Modus operandi
Carlo Buzzi si serve degli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria. Opera interventi che coinvolgono il contesto urbano. Normalmente utilizza il comune poster tipografico. Un significativo numero di manifesti viene esposto in pubblica affissione. L’operazione è documentata fotograficamente. Il lavoro sarà in seguito formalizzato grazie alla produzione di un numero limitato di “quadri” (riproduzioni fotografiche, manifesti “strappati”).